La mia ricetta anti-covid

Oggi è il 1° maggio e mi sento fortunata:

stamattina ho messo la sveglia alle 6 per riuscire a consegnare una traduzione urgente (pervenuta ieri sera) entro le 10.

Ce l’ho fatta, ho consegnato senza applicare alcun supplemento per urgenza/lavoro festivo e ho ringraziato il mio cliente perché mi ha permesso di festeggiare la festa dei lavoratori con un bel lavoro.

Non è la prima volta, anzi ho sempre ritenuto di buon auspicio iniziare l’anno nuovo o festeggiare il 1° maggio lavorando.

Quest’anno ancora di più.

Per affrontare l’emergenza Covid-19 diverse aziende (anche mie clienti) hanno declinato la propria tecnologia alla lotta contro la diffusione del Coronavirus riconvertendo le proprie linee produttive per produrre camici, mascherine o altri settori nuovi nati per le richieste di sicurezza prodotte dal distanziamento anti-virus. Come Rotolito Lombarda, che ha deciso di diversificare producendo barriere in plexiglass nel reparto packaging realizzato all’interno di Nava Press, Durst, che produce mascherine nel suo centro demo di Bressanone, o Energiapura che ha sviluppato una mascherina protettiva con i requisiti di dispositivo medico Classe I grazie alla stampa a sublimazione.

Voglio portare anch’io un po’ di ottimismo in questo momento difficile e ho deciso di dedicare in maggio un’ora della mia giornata, indicativamente dalle 14 alle 15, per effettuare gratuitamente traduzioni a chi lo richiederà. Non è necessario che siate miei clienti e potete far girare la voce.

Non andrà tutto bene, ma ce la faremo.